Sky Italia vede i frutti del percorso di ristrutturazione. L’azienda pare si sia lasciata alle spalle il periodo complesso che ha vissuto con i risultati aziendali che testimoniano la bontà della strategia aziendale perseguita.
«Abbiamo vissuto una fase di grande trasformazione, ma abbiamo continuato a investire, a crederci – sottolinea Andrea Duilio, ad di Sky Italia in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore -. Quest’anno, il 2024, lo chiuderemo con Ebitda positivo. E a tre cifre».
La società punta ora a completare la transizione diventando definitivamente una tech media company, con progetti anche di accelerazione nel business Tlc, con l’obiettivo di tornare in utile a breve.
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Sky Italia risultati – Il ruolo degli investimenti
La chiave di volta per uscire dai momenti di tensione è stata «spingere sugli investimenti in contenuti: ben oltre un miliardo all’anno in contenuti e diritti sportivi, sostanzialmente stabile negli ultimi anni e per la maggior parte investiti in Italia. Intanto però gli ultimi bilanci non hanno dato responsi favorevoli. Quello del 2023 ha chiuso in rosso per 542 milioni dopo i -735 del 2022».
I risultati di questa politica aziendale hanno pagato, con dati positivi che arrivano da tutte le linee di business. «Chiuderemo il 2024 con Ebitda positivo a tre cifre. Un dato che è ancora più importante perché è stato raggiunto non con i tagli, ma continuando a investire e facendo crescere i ricavi in modo significativo su tutte le linee di business. Mi riferisco alla Tv; a Now, il nostro Ott che è cresciuto senza cannibalizzare la pay tv tradizionale; a Sky Media, la nostra concessionaria di pubblicità che tra i suoi asset da “vendere” ha anche i tre canali free TV8, Cielo e Sky TG24; a Sky Business che si rivolge a bar e hotel e infine alla connettività, con Sky Wifi e Sky Mobile».
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Sky Italia risultati – L’ampliamento delle linee di business
L’azienda allo stesso tempo ha esplorato nuovi segmenti competitivi per consolidare la competitività, anche in ottica di permeare sempre di più nelle case degli italiani. «Abbiamo vissuto un periodo di grande trasformazione, è innegabile. Ma, come ho detto, abbiamo mantenuto costante l’investimento in contenuti che è l’elemento fondamentale per mantenere saldo il rapporto con i clienti, come nel business della connettività in cui nel frattempo siamo entrati».
Offrire una gamma sempre più vasta di prodotti e servizi è stato funzionale ad incrementare la fiducia della clientela. «I clienti che ci scelgono anche per la connettività hanno il 30% in più di fedeltà. Come sappiamo i mercati si stanno “mescolando” e questo ci rafforza nel posizionamento nei confronti delle famiglie. Bisognerà poi arrivare anche a un effetto positivo nell’ultima riga di bilancio. Già nel 2025 avremo generazione di cassa positiva e, pur scontando l’ammortamento dei tanti investimenti, anche l’utile netto andrà presto in quella direzione».
Oltre ad andare sempre più nella direzione di incrementare i ricavi per utente attraverso il cross selling, non si perde di vista l’imperativo della crescita rispetto alla platea servita. «Abbiamo oggi più clienti di quelli che avevamo tre o quattro anni fa. È una crescita che ci rende molto soddisfatti. Anche perché, fra i nostri clienti tv, una famiglia su cinque ci ha già scelto anche per i servizi di connettività. E chi ci sceglie su diversi touchpoint poi difficilmente ci lascia».
Il supporto di Comcast e le sfide del 2025
In questo periodo è stato cruciale il supporto dell’azionista, che non ha mai fatto mancare risorse e appoggio alle strategie messe in campo dal management. «Tutto questo è stato possibile grazie al leadership team italiano, ma soprattutto alla grande fiducia da parte dell’azionista Comcast. Spesso, infatti, quando i conti economici non sono particolarmente brillanti l’istinto di tante aziende è quello di smettere di investire e di ottimizzare. Il risultato che abbiamo raggiunto non nasce da questo approccio».
Infine, il dirigente si è soffermato sulle sfide che attendono Sky per l’anno a venire. «Il 2025 sarà anche l’anno in cui si decideranno le sorti dell’accordo con Warner Bros. Discovery. Che vuol dire anche i contenuti di Hbo e serie cult. Warner è un partner importante in diversi ambiti. Oltre ai contenuti Hbo, abbiamo anche dei canali sport e altri di intrattenimento».