Promozione di uno stile di vita sano e impatto sul territorio. Questi i pilastri della Wizz Air Venicemarathon, giunta alla sua 38esima edizione, affermatasi nel corso degli anni come leva fondamentale per lo sviluppo economico e turistico del territorio veneto
Con oltre 17.500 partecipanti previsti quest’anno e una crescente presenza di atleti stranieri – circa il 40% del totale -, l’evento sportivo si caratterizza per il forte richiamo internazionale, come riporta La Nuova di Venezia e Mestre.
In termini economici la manifestazione genera un impatto economico significativo che, nel 2023, ha raggiunto la cifra record di 10 milioni di euro di indotto per la regione, a cui vanno aggiunti i costi sostenuti direttamente dall’organizzazione dell’evento, pari a 1,758 milioni di euro, , creando opportunità economiche per fornitori e imprese locali.
Per quest’anno si punta ancora più in alto: «Gli straordinari numeri di quest’anno e soprattutto la massiccia presenza di stranieri preannunciano un’importante ricaduta economica sul territorio, che si stima attorno ai 15 milioni di euro», ha dichiarato il coordinatore generale di Venicemarathon Lorenzo Cortesi.
Questi dati sono emersi durante il convegno “Riviera del Brenta e Venicemarathon: un binomio vincente“, tenutosi presso Villa Vernier Contarini e promosso dalla Venicemarathon in collaborazione con la Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta.
Venicemarathon indotto – I numeri dell’evento
L’incontro ha evidenziato come l’evento sia diventato negli anni un asset strategico per l’economia locale, soprattutto in termini di turismo e ospitalità. Dal 2002 ad oggi, la Venicemarathon ha visto un incremento costante degli iscritti, triplicati rispetto dai 6mila partecipanti iniziali.
Nel 2023, oltre ai corridori, circa 23.285 accompagnatori hanno visitato la regione, contribuendo alla crescita del settore turistico. In particolare, il 12,15% di questi visitatori ha scelto di soggiornare nelle strutture ricettive e ristorative della Riviera del Brenta, contribuendo a generare indotto sul territorio.
Questi numeri confermano come la Venicemarathon sia un volano per lo sviluppo economico dell’area, capace di attrarre non solo appassionati di sport, ma anche turisti interessati al patrimonio artistico e culturale della regione.
Venicemarathon indotto – L’impatto sul territorio
La particolarità della Venicemarathon risiede anche nel percorso, che abbraccia luoghi di grande rilevanza storica e artistica, come la Riviera del Brenta, arricchendo l’esperienza sportiva con un’immersione nella cultura e nel paesaggio veneto.
Il presidente della Venicemarathon, Piero Rosa Salva, ha sottolineato come questo elemento distintivo abbia da sempre contribuito al successo dell’evento, rafforzando il legame tra sport e promozione territoriale.
«Il record di iscritti raggiunto quest’anno rappresenta il consolidamento di un progetto ambizioso e complesso, costruito negli anni, frutto del gran lavoro della nostra ‘squadra’ e del prezioso supporto delle Amministrazioni Comunali e di tutte le istituzioni dell’intera Città Metropolitana di Venezia – ha commentato Piero Rosa Salva -,dei numerosissimi volontari e naturalmente dei prestigiosi sponsor. Siamo qui oggi a presentare la 38esima edizione, ma con il pensiero siamo già al 40ennale del 2026, per il quale stiamo pensando a iniziative eccezionali».
Dino Ponchio, presidente del CONI Veneto, ha ribadito l’importanza della maratona per la diffusione della pratica sportiva e per la valorizzazione dell’immagine del territorio. Manifestazioni come la Venicemarathon rappresentano, secondo Ponchio, un’occasione per promuovere stili di vita attivi e sani, stimolando anche l’interesse dei più giovani verso lo sport.
Le iniziative e il legame con la Riviera del Brenta
Non solo maratona: il weekend della Venicemarathon sarà arricchito da una serie di eventi collaterali, che culmineranno domenica 27 ottobre, quando la soprano Alessia Pintossi intonerà l’Inno di Mameli dalla terrazza di Villa Pisani, segnando l’inizio della gara.
Lungo il percorso, gli atleti passeranno sotto un arco gonfiabile dedicato alla Riviera del Brenta, al decimo chilometro, sottolineando ulteriormente il legame tra la maratona e il territorio.