Boom del turismo sportivo: generati 7,5 miliardi di indotto in Italia

La ricerca segnala un mercato in continua espansione, in cui la corsa emerge come disciplina piu praticata mentre il cicloturismo spicca per il contributo di 4,5 miliardi all’indotto.

Maratona di Roma (Photo by: Ufficio Stampa Maratona Roma / Insidefoto)
l'impatto sui territori
Maratona di Roma (Photo by: Ufficio Stampa Maratona Roma/Insidefoto)

Prende sempre più piede il turismo sportivo. La ricerca presentata al TTG di Rimini da ENDU in collaborazione con Destination Italia evidenzia un mercato in forte espansione.

I numeri mostrano come i viaggiatori che scelgono ogni anno il Belpaese per praticare le proprie discipline preferite contribuiscono a generare un indotto economico di ben 7,5 miliardi di euro.

La corsa si conferma la regina tra le attività sportive più amate, con il 39% delle preferenze tra i partecipanti al sondaggio, producendo 120 milioni di euro di ricavi a fronte di un numero limitato di eventi, in media 30 all’anno.

In termini di impatto economico spicca il ruolo del cicloturismo, che da solo contribuisce a 4,5 miliardi dell’indotto complessivo, contribuendo significativamente alla prosperità dei territori interessati dai flussi.

«Il turismo sportivo si sta affermando come una risposta concreta e innovativa all’overtourismha spiegato Dina Ravera, presidente di Destination Italia -. Permette di scoprire destinazioni meno conosciute, spesso legate a contesti naturali, culturali e paesaggistici di grande valore, ma che rimangono al di fuori dei circuiti di massa. Offre anche la possibilità di diversificare le destinazioni lungo tutto l’arco dell’anno e rappresenta un’opportunità strategica per tutto il sistema Paese».

Turismo sportivo indotto – Il profilo del viaggiatore

L’indagine, condotta su un campione di 9300 utenti, rivela una tendenza chiara: il 78% dei viaggiatori sportivi sceglie le proprie destinazioni di vacanza in base alla possibilità di praticare sport.

Questo fenomeno sta trasformando il modo di fare turismo, poiché gli sportivi non solo cercano attività fisiche, ma desiderano anche immergersi in esperienze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche offerte dai territori italiani.

Un aspetto chiave emerso dalla ricerca è la propensione dei turisti sportivi a viaggiare in compagnia: ben il 64,8% si sposta con la famiglia, mentre il 23,5% con gli amici, rendendo queste esperienze un’occasione di condivisione e divertimento.

Inoltre, il 63,4% dei viaggiatori sportivi dichiara di voler cambiare destinazione ogni volta, dimostrando una forte curiosità per le diverse mete italiane, dalle grandi città ai borghi più caratteristici.

«L’enorme potenziale dell’Italia nel settore del turismo sportivo è ancora in gran parte inesplorato, ma il crescente interesse verso esperienze autentiche, legate allo sport e al benessere, è una leva decisiva per rilanciare il turismo del futuro – ha commentato Andrea Casalini, ceo di ENDU -. L’obiettivo di ENDU è favorire l’iscrizione a eventi sportivi e trovare le migliori ispirazioni per l’idea di sport di tutti: dalla corsa su strada al trali running, dal trekking lento alla bicicletta».

Le discipline sportive ricercate dai turisti

Il turismo sportivo si configura quindi come un segmento in piena evoluzione, capace di generare un impatto economico significativo e di promuovere forme di turismo più sostenibili.

Grazie alla varietà delle discipline offerte, l’Italia si posiziona come una destinazione ideale per chi cerca vacanze all’insegna dell’attività fisica e della scoperta.

«Oltre ad allentare la pressione sulle città d’arte e sui luoghi più affollati, questo genere di esperienze attrae visitatori stranieri appassionati di discipline come il ciclismo, il trekking, gli sport acquatici o lo sci ha concluso Ravera -. Le località più remote, spesso considerate secondarie, possono così sviluppare un’economia turistica più sostenibile, valorizzando le loro peculiarità senza subire l’impatto negativo del turismo di massa».