Misano, seconda puntata. Ecco quanto vale il doppio appuntamento

L’appuntamento del weekend del 20-22 settembre, che va a “tappare il buco” del Kazakistan, è stato fissato solo a metà luglio e arriva a due settimane soltanto di distanza dal GP di San Marino e Riviera Romagnola. Ecco cosa può aspettarsi.

Circuito Misano, MotoGP
La MotoGP e il Simoncelli
Valentino Rossi nella sua ultima gara a Misano. Image credit: Nordphoto/Imago/Insidefoto

La Moto GP torna a Misano e lo fa per la seconda volta nella stessa stagione. Un unicum nel motorsport, se si eccettuano le gare doppie “forzate” del 2020, primo anno di pandemia nel quale i doppi appuntamenti furono ben cinque: Jerez, Spielberg, Misano Adriatico, Aragon e Valencia.

Ma in una stagione di assoluta normalità competitiva, con le “consuete” sfide a 300kmh, e in un contesto dove sempre più Paesi si mostrano desiderosi di ospitare eventi sportivi, il raddoppio in stagione arriva come un attestato di stima nei confronti del circuito e del Paese che lo ospita.

Garanzia di affidabilità, corretto svolgimento delle gare e sicurezza del pubblico, sono gli elementi che hanno spinto i vertici della MotoGP a bissare con la collaudata Misano, dopo il forfait del Kazakistan, a sua volta rimpiazzo dell’India.

A dimostrazione che, se da una parte è un bene certificare l’interesse verso le due ruote e verso lo sport in generale da parte di geografie nuove, dall’altra organizzare – e ancor più rendere profittevole – un evento sportivo, è un mestiere che si impara col tempo.

Misano al raddoppio: i numeri del GP di San Marino e Riviera

La conferma era arrivata anche direttamente dal numero 1 della Moto GP, il ceo di Dorna, Carmelo Ezpeleta, che aveva definito il circuito romagnolo come «una classica del calendario, con uno spettacolo assicurato in una delle capitali del nostro sport».

E infatti al Marco Simoncelli Misano World Circuit, il week end di gara del 6-8 settembre, per l’appuntamento con il Gran Premio Red Bull di San Marino e della Riviera di Rimini, non ha disatteso le aspettative.

I dati ufficiali parlando di 163.558 spettatori, record assoluto per il circuito, che ha strappato il primato all’edizione 2018 e ai suoi 159mila spettatori.

Un’affluenza che ha comportato, secondo le stime elaborate da Sport e Finanza, ricavi da Gp – somma delle tre linee di ricavo tipiche del motorsport, ticketing, food& beverage e merchandising – superiore a 36 milioni di euro, con una spesa pro capite attorno ai 221€/persona.

Come già analizzato in precedenza da Sport e Finanza, l’esperienza di un weekend all’insegna dell’adrenalina da motorsport, non si limita al solo circuito.

Il flusso di visitatori, provenienti da fuori regione o da oltre i confini nazionali, che pesano per gli eventi motoristici mediamente il 70% del totale, è infatti il “responsabile” di tutto quell’indotto che si riversa sul territorio, composto da servizi ricettivi, ristorazione al di fuori dal circuito, shopping e trasporti per muoversi sul territorio.

Un insieme di voci di spesa che fa lievitare la quota pro capite a 800€/spettatore e che ha comportato, con il volume di persone presenti per l’appuntamento di inizio settembre a 94 milioni di euro.

Complessivamente quindi, tra ricavi interni al circuito e ricavi derivanti dall’indotto, il Gp Di San Marino e della Riviera di Rimini ha generato oltre 134 milioni di euro.

Misano al raddoppio: la scommessa del GP dell’Emilia Romagna

Ma cosa può aspettarsi il “Marco Simoncelli” con il GP dell’Emilia Romagna?
L’appuntamento del weekend del 20-22 settembre, che come anticipato va a “tappare il buco” del Kazakistan, è stato fissato solo a metà luglio e arriva a due settimane soltanto di distanza dal GP di San Marino e Riviera Romagnola.

Per quanto la tappa sia ospitata in un circuito “classico” per la Moto GP, come ha ribadito lo stesso Ezpeleta, espressione di un territorio universalmente noto come “Terra di Motori” e sebbene il fitto numero di appassionati locali e quel DNA – per così dire – che vede da sempre le moto parlare romagnolo, si tratta comunque di un appuntamento a distanza ravvicinata.

Una motivazione sufficiente per spingere gli organizzatori a offrire un lungo periodo di biglietti scontati del 30% e a essere cauti con le previsioni sull’affluenza, fissando il successo a quota 80mila spettatori durante tutto il weekend di gara.

Se la cifra fosse rispettata, adottando gli stessi parametri per la tappa di due settimane fa, i ricavi interni al circuito potrebbero raggiungere i 17 milioni di euro mentre l’indotto potrebbe superare di slancio i 48 milioni di euro.

Un totale per un weekend di gara “aggiunto” che varrebbe comunque a Misano e al territorio romagnolo circa 65,6 milioni di euro.

Un tesoretto non indifferente, soprattutto se sommato ai 134 milioni del GP di San Marino e della Riviera Romagnola, per un totale che arriverebbe a sfiorare i 200 milioni di euro.

Misano al raddoppio: l’ipotesi del doppio appuntamento “fisso”

Entrando in uno scenario da “FantaMotoGP” e ipotizzando dunque che il circuito di Misano ospitasse in maniera stabile i due appuntamenti, i numeri sarebbero ancora più entusiasmanti.

Ponendo, per ipotesi, di mantenere il GP di San Marino e della Riviera di Rimini a inizio settembre e introducendo il secondo appuntamento, con il GP dell’Emilia Romagna a maggiore distanza, ad esempio, tra fine marzo e inizio aprile (in un momento di vuoto nel calendario 2024), sarebbe lecito supporre un’affluenza maggiore rispetto alle stime attuali degli organizzatori.

Tirando una media sull’affluenza delle ultime tre edizioni si otterrebbe un considerevole totale di 154mila spettatori per il weekend di gara.

Meteo favorevole, scontistica per chi sceglie il doppio appuntamento, piacere nel vedere l’andamento del campionato in due momenti distinti: un insieme di fattori positivi per stimare la stessa affluenza per le due tappe di Misano così da arrivare a 308 mila spettatori complessivi.

Un volume più da F1 che da MotoGP ma che porterebbe i ricavi interni al circuito a 68 milioni di euro, quelli legati all’indotto attorno ai 184 milioni per ricavi complessivi superiori a 252,8 milioni di euro.

Uno scenario ai limiti del fantasy come premesso, perché i pretendenti ad avere un posto in calendario sono già tanti e nuovi potrebbero affacciarsene.

Ma intanto Misano proverà a dimostrare cosa riesce a ottenere con il doppio appuntamento da “rimpiazzo”, il resto si vedrà.

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