L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha deciso di non presentare ricorso contro il tennista Jannik Sinner in merito al caso di positività al Clostebol, una sostanza vietata. Secondo quanto appreso dall’AGI da fonti vicine all’antidoping mondiale, il termine per presentare ricorso era fissato alla mezzanotte del 9 settembre 2024, e nessuna azione è stata intrapresa dalla WADA.
Non si può ancora, definitivamente, mettere fine alla vicenda visto che, secondo quanto previsto dal comma dell’articolo 13.2 del Codice Antidoping, l’ente ha il diritto di far iniziare il periodo di 21 giorni per presentare ricorso dal momento in cui riceve la documentazione aggiuntiva relativa al caso, che aveva precedentemente richiesto all’ITIA (International Tennis Integrity Agency).
In pratica, la WADA ha richiesto ulteriori documenti, ma non ha reso nota la data in cui li ha ricevuti, e quindi il termine di 21 giorni per l’appello non è ancora chiaro.
Sinner Clostebol ricorso – La positività e l’assoluzione
Il caso è emerso quando si è scoperta una bassissima percentuale di Clostebol, una sostanza dopante, nel sistema del tennista. Tuttavia l’ITIA, l’ente preposto all’integrità del tennis, ha ritenuto Sinner “non colpevole” di assunzione intenzionale di doping, assolvendo il numero 1 del ranking mondiale.
La WADA, già nelle ore successive alla pubblicazione della notizia, aveva lasciato intendere che non avrebbe contestato la decisione dell’Itia, confermando poi di non voler procedere con un ricorso.
Sinner Clostebol ricorso – Le conseguenze per lo staff
Nonostante l’assoluzione del tennista, la vicenda ha portato a cambiamenti all’interno del suo staff. Sono stati infatti licenziati il preparatore atletico Umberto Ferrara e il fisioterapista Giacomo Naldi, probabilmente in relazione alla gestione della vicenda.
Con la decisione della WADA di non proseguire con ulteriori azioni legali, sembra che il caso Clostebol possa considerarsi chiuso, permettendo a Sinner di continuare la sua carriera senza ulteriori conseguenze. Come detto, però, c’è ancora un possibile ribaltamento dell’esito che, ad oggi, appare però improbabile.