Pro Recco, è caos: niente wild card e club ligure in liquidazione

Vero e proprio terremoto nella storica società di pallanuoto, con i giocatori liberi di accasarsi in altri club. «Iscrizione al campionato non a rischio ma l’obiettivo è la salvezza», dichiara il presidente Felugo.

Matteo Aicardi, Pro Recco LEN 2022
DOPO L'ADDIO DI VOLPI
Matteo Aicardi, Pro Recco LEN 2022 (Image credit: DBM / Deepbluemedia / Insidefoto)

Niente wild card, ovvero il diritto di accedere direttamente ai gironi di Champions senza passare per i preliminari, e probabilmente neanche coppe europee, parlando dell’aspetto sportivo. Inoltre, la società sarà messa in liquidazione e i giocatori saranno liberi di cercare nuove squadre.

Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, la Pro Recco del futuro sarà drasticamente ridimensionata almeno per la prossima stagione, con la speranza di tornare a competere per traguardi importanti come lo scudetto.

L’annuncio del disimpegno del patron Gabriele Volpi e del gruppo Orlean Invest Holding, fatto il 5 luglio scorso, ha già iniziato a mostrare effetti significativi. Senza il sostegno finanziario di Volpi, la situazione appare difficile. La Pro Recco deve ripartire da quasi zero con Maurizio Felugo, determinato a rilanciare la squadra.

Felugo assicura che l’iscrizione al prossimo campionato non è a rischio e c’è tempo fino al 31 luglio per partecipare alla Champions attraverso i preliminari, ma serve una nuova proprietà. Il principale obiettivo ora è garantire un futuro alla Pro Recco, coinvolgendo imprenditori e appassionati liguri. Secondo Felugo, la decisione di Volpi non è stata presa alla leggera ma per necessità superiori del gruppo, per il bene generale, pur con rammarico personale.

Pro Recco liquidazione – I possibili scenari

L’era Volpi sembra chiudersi definitivamente, e Felugo dovrà ricostruire la società. L’intenzione è di mettere insieme le migliori forze locali e puntare sul settore giovanile. Se non arriverà una nuova proprietà forte, la Pro Recco rinuncerà alle coppe e si concentrerà sui giovani per mantenere la categoria e gettare le basi di una nuova società.

Anche i giocatori devono decidere se restare in attesa dei nuovi sviluppi o cercare altre squadre. Felugo spera di poter continuare con alcuni di loro, ma riconosce che la nuova Pro Recco avrà basi economiche molto diverse dal passato. Il ridimensionamento è inevitabile, ma resta da vedere quanto sarà evidente.

Il Caimano Eraldo Pizzo, amico di Volpi, non lo ha contattato, rispettando le sue decisioni. La storia della Pro Recco nell’era Volpi ha elevato gli standard della pallanuoto, ma senza un nuovo sostenitore, sarà difficile mantenere gli stessi livelli.

«Sopra ogni altra cosa emerge la percezione dimensionale della pallanuoto: troppo di nicchia e con ritorni estremamente aleatori, per non dire nulli, a fronte del grande impegno economico sostenuto negli anni, che è stato gigantesco in relazione alle dimensioni di questa disciplina», dichiara senza mezzi termini Felugo.