«Ho cominciato a sognare e questo mi ha portato a lavorare duro per raggiungere il mio sogno. Grazie, dunque, per aver contribuito a realizzare il sogno di un bambino. E al tennis: ti amo e non ti lascerò mai».
Così Roger Federer si congedava dal tennis il 15 settembre 2022, dopo 24 anni a calcare i campi. Una carriera costellata di successi, che hanno contribuito a creare un mito che prevarica il campo da gioco, che sopravvive allo scorrere del tempo, quello di “King Roger”.
Nel messaggio d’addio, il tennista ha descritto cosa si prova a dover mettere la parola fine ad un capitolo così totalizzante della propria vita: «Gli ultimi 24 anni nel tour sono stati incredibili, anche se a volte sembrano passate solo 24 ore. Li ho vissuti intensamente e profondamente. Ho avuto la fortuna di giocare in più di 40 paesi, di ridere e piangere, di provare gioia e dolore e di sentirmi vivo».
La decisione di ritirarsi è stata fortemente sofferta per il fuoriclasse svizzero. Negli ultimi anni di carriera il tennista ha accusato molto a livello fisico nel tentativo di rimandare l’appuntamento con l’inevitabile conclusione: «non ho voluto fermarmi, mi sono ostinato a voler continuare – ha dichiarato Federer a Le Figaro -. Volevo spremere fino all’ultima goccia di limone per rimanere nel circuito».
E per quanto possa sembrare un’operazione ambiziosa ricostruire anche solo un frammento della straordinaria carriera del campione svizzero, il regista Asif Kapadia coadiuvato da Joe Sabia, si è lanciato in questa affascinante sfida.
Roger Federer documentario su Prime in oltre 240 Paesi
In programma il 20 giugno l’uscita del documentario firmato Prime, in oltre 240 Paesi, che vuole riportare indietro le lancette del tempo ai 12 giorni precedenti il ritiro di Federer. Il tennista ha partecipato in prima persona alle riprese, e promette di raccontarsi in maniera autentica.
«Non sono lì per recitare – prosegue Federer-, sto solo vivendo la mia vita e cercando di gestire le mie emozioni nel miglior modo possibile. Ero davvero in un momento molto vulnerabile. La fine della carriera è un momento molto speciale. Non c’è sceneggiatura, è un momento emotivo puro».
Roger Federer documentario – I numeri della carriera
«Mi è stato dato un talento speciale per giocare a tennis, e sono riuscito a farlo a un livello che mai avrei immaginato».
Federer, nella lettera in cui ha annunciato di voler appendere la racchetta al chiodo, ha così tirato le somme dei grandiosi risultati che è riuscito ad ottenere in carriera. Lo svizzero ha disputato ben 1500 partite, ed ha ottenuto 103 successi nei tornei ATP, piazzandosi al secondo posto per titoli conquistati nel singolo.
Restringendo il cerchio ai Major, Federer con 20 affermazioni è al terzo posto nella classifica per trofei dopo Novak Djokovic, e il rivale e amico di sempre Rafael Nadal.
Ancora oggi può fregiarsi del titolo di Re di Wimbledon, essendo il tennista che ha conquistato più volte il Grande Slam del Regno Unito.
Di seguito una sintesi dei principali titoli conquistati in carriera:
Grandi Slam: 20 titoli
- Australian Open: 6 titoli
- Roland Garros: 1 titolo
- Wimbledon: 8 titoli
- US Open: 5 titoli
Altri trofei:
- ATP Finals: 10 titoli
- Coppa Davis: 1 titolo
- Giochi Olimpici: oro nel doppio, argento nel singolo
Questo palmares gli ha permesso di diventare il terzo tennista per premi conquistati in carriera, con un guadagno cumulativo di 121,6 milioni di euro al cambio attuale, dietro a Djokovic e Nadal.
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