Clausola record per Tadej Pogacar con la UAE Emirates: ecco quanto vale

Tadej Pogacar è ormai una superstar di livello mondiale e lo dimostra anche la sua clausola rescissoria milionaria, ai livelli del mondo del calcio.

Tour De France 2021
CLAUSOLA SHOCK
Tadej Pogacar (Foto Photonews / Panoramic / Insidefoto)

Tadej Pogacar è ormai una superstar di livello mondiale. Lo dimostra, tra le altre cose, anche la clausola rescissoria prevista nel contratto che ha con la Uae-Emirates e pari a 150 milioni, che fa pensare più al calcio che il ciclismo. «Ma Tadej in realtà non ha prezzo e resterà a vita con noi, non ho dubbi su questo», spiega alla Gazzetta dello Sport il team principal della Uae-Emirates Mauro Gianetti.

Per Pogacar Gianetti scomoda paragoni importanti con altri sportivi e spiega che «io da svizzero penso subito a Roger Federer, e se devo indicare uno sloveno come Tadej, penso a Luka Doncic. Penso all’energia che campioni del genere emanano, una sorta di alone carismatico che hanno. Nello specifico, poi, a me piace considerare Pogacar come il campione della gente, nel senso che è “vicino” al pubblico».

Sul rinnovo del contratto, Gianetti non ha dubbi: «L’ho già detto, resterà a vita con noi. Sarà così. La clausola esiste? Sì. Ma ripeto, non ci sono altre soluzioni per lui. Tadej è un nostro simbolo». E lo è ormai pure per gli Emirati Arabi Uniti: «Sì, ormai lo hanno adottato ed è già apparso sul Burj Khalifa (con 828 metri il grattacielo più alto al mondo, ndr). Questo progetto sportivo è nato per incentivare lo sviluppo dell’uso della bicicletta nel Paese, favorendo uno stile di vita più salutare e la mobilità sostenibile».

Poi, una battuta sul Giro d’Italia: «Parliamo di un perfezionista, e noi come squadra abbiamo la missione dell’eccellenza. Di un “campione applicato”. Sa perfettamente che il talento naturale non gli basterebbe per vincere. Ci lavora ogni giorno, nel senso letterale del termine, con una professionalità e una serietà che sono molto educative per tutto il resto del gruppo. I compagni se ne fanno influenzare positivamente».

In chiusura, un pensiero sul prosieguo dell’attività dopo il Giro: «Non correrà fino alla partenza del Tour, il 29 giugno da Firenze. Dunque, non sarà neppure ai campionati nazionali, in linea e a cronometro. Farà, nel dopo-Giro, una settimana di vacanza. E poi tre di altura, ad Isola 2000, sulle Alpi Marittime francesi».