Mentre il road to Milano – Cortina 2026 prosegue – degli scorsi giorni la notizia del via libera del Senato alla realizzazione di strade e ferrovie per la manifestazione – l’Italia potrebbe rendersi protagonista anche di una successiva edizione dei giochi invernali.
Il Presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha infatti annunciato l’intenzione di portare la regione a una candidatura congiunta – non solo italiana ma in un’ottica europea – con Austria e Slovenia per le Olimpiadi invernali 2034.
Si tratta, attualmente, di una dimostrazione di intenti, supportata, secondo quanto riporta Ansa, dalla vicepremier slovena, Tanja Fajon, mentre non è ancora chiara l’intenzione dell’Austria.
Quel che è certo è che se il progetto di candidatura congiunta dovesse diventare più concreto, non sarebbe comunque un percorso in discesa.
Olimpiadi invernali 2034: i possibili avversari del Friuli
Lo scorso novembre il Cio aveva infatti annunciato che l’edizione 2030 dei giochi sarebbe rimasta sull’arco alpino, versante Francia.
Per avere due edizioni di fila dei Giochi invernali in Europa occorre tornare indietro agli anni sessanta del novecento, con le Olimpiadi 1964 in scena nella cornice austriaca di Innsbruck e quelle del 1968 a Grenoble, In Francia.
Dopo queste ultime si è sempre scelto, proprio in virtù del carattere globale dei giochi, di optare per una “politica d’alternanza”, con manifestazioni in Giappone, dunque in Nord America, e ancora una volta nel Vecchio Continente.
Verrebbe così difficile pensare che dopo Milano-Cortina 2026 e Alps 2030 (l’edizione francese), il Comitato olimpico possa scegliere per una terza edizione europea.
A supporto di questa tesi, il Cio aveva già conferito mesi fa lo status di preferred host a Salt Lake City, nello stato dello Utah, per l’edizione 2034: al momento della decisione quella statunitense era l’unica candidatura ma la bontà del progetto, improntato pesantemente sul riutilizzo dell’impiantistica del 2002 e quindi declinato su una strategia eco-sostenibile, si è rivelato l’asso vincente per il Comitato olimpico.
Ma non è solo la città dello Utah l’ostacolo sulla strada di Friuli-Slovenia-Austria. Due altri Paesi sono particolarmente delusi dalle decisioni del comitato: la Svizzera – scartata per l’edizione 2030 ma partner privilegiato per l’edizione 2038 – e ancor più la Svezia, che ha presentato a sua volta la candidatura per il 2030.
Il Paese scandinavo, nonostante una tradizione d’eccellenza negli sport invernali e diverse candidature presentate, non ha mai ospitato i giochi.