Sarà la periferia di Torino a godere del passaggio del Tour de France. Troppo stringenti i criteri di sicurezza richiesti dagli organizzatori francesi e troppo ridotti gli spazi per l’immensa carovana della Grande Boucle — circa 4.500 persone al seguito fra squadre, addetti alla logistica e media — per poter pensare ai salotti cittadini.
Nonostante ciò, nel finale, verrà comunque toccata la Palazzina di Caccia di Stupinigi, sul cui rilancio la Regione ha puntato forte con un progetto da 25 milioni di euro complessivi, che potrà godere della vetrina mondiale offerta dal Tour, le cui tappe sono viste mediamente da 12 milioni di spettatori in circa 200 paesi diversi.
«Sono quasi 50 i comuni coinvolti dalle due tappe, la prima all’interno della Grand Depart, la seconda da Pinerolo al confine. Un’occasione di grandissima visibilità per il nostro territorio che nei prossimi mesi sarà protagonista di una serie di iniziative di avvicinamento per coinvolgere la cittadinanza in questa grande avventura» hanno commentato il presidente di Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.
L’auspicio di Regione e Comune è che il transito della corsa, uno dei primi eventi sportivi a livello globale, possa trasformarsi in un volano economico, le cui ricadute sono state stimate fra 5 e 15 milioni di euro. Per il report ufficiale della competizione, l’aver ospitato le prime tre tappe del 2022 ha generato in Danimarca un impatto di 102 milioni e nelle cinque città interessate dal passaggio dei ciclisti la spesa turistica è stata superiore alla media del periodo di ben 45 milioni.